LUCCA. I Centri per l’Impiego della Provincia di Lucca da qualche giorno hanno il “marchio doc” che, in termini di certificazione europea in questo settore, s’identifica con la denominazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008. Il riconoscimento alla corretta gestione e organizzazione dei servizi è stato assegnato da Accredia, l’ente di accreditamento italiano autorizzato dall’UE e dallo Stato italiano.

L’amministrazione di Palazzo Ducale, infatti, è stata tra le prime Province italiane ad ottenere la certificazione di qualità per i servizi dedicati al lavoro puntando sulla chiarezza, sulla semplificazione e sulla trasparenza. Servizi di orientamento personalizzato, assistenza ad personam ma, soprattutto, erogazione dei servizi istituzionali quali: incontro domanda/offerta di lavoro, accoglienza, iscrizioni allo stato di disoccupazione, collocamento mirato, obbligo formativo, apprendistato, tirocini, pratiche di mobilità e cig, avviamenti nella pubblica amministrazione, marketing aziendale.

Per arrivare alla certificazione di qualità, la Provincia, non solo ha fatto proprie le direttive europee e della Regione Toscana in materia, ma ha gradualmente rimodulato l’organizzazione dei Centri per l’impiego (Lucca, Castelnuovo Garfagnana-Fornaci di Barga e Viareggio) attraverso un check up generale, passato dal monitoraggio delle banche dati, attraverso l’analisi degli strumenti in uso, la loro semplificazione, la progressiva informatizzazione, per arrivare all’analisi dei carichi di lavoro delle risorse umane, nonché alle indagini di customer satisfaction. Azioni, queste, che hanno permesso all’organismo di valutazione di affermare che “sono degne di nota la disponibilità e la competenza di tutto il personale e l’attività audit (controllo)”.

Soddisfatto l’assessore provinciale alle politiche del lavoro e della formazione Mario Regoli (nella foto): “Siamo felici del riconoscimento: è un attestato che l’ente ha fortemente voluto avviando una riorganizzazione mirata ad ottimizzare servizi e risorse a disposizione. Che ora sono uniformi in tutte le strutture sia a garanzia dell’utenza, sia dell’ente stesso e che dovranno essere aggiornati alle nuove procedure mantenendo attivi i processi di coerenza.

“Il ‘marchio di qualità’, tra l’altro, arriva in un momento molto delicato a causa della crisi economico-occupazionale. Da oltre due anni i Centri per l’Impiego sono ‘sotto pressione’ perché sono aumentati gli utenti ma, nonostante ciò, il nostro personale è pronto ad esaudire le pratiche in un solo giorno.”

Regoli, inoltre, spiega come i Centri per l’Impiego differiscono dai vecchi uffici di collocamento proprio per l’impostazione. “Le nostre strutture non servono solo per l’iscrizione alle liste di disoccupazione, ma aiutano ad avvicinare domanda e offerta di lavoro. Certo, tutto è più semplice quando l’offerta c’è. E dato lo stato di crisi aziendali l’offerta si è progressivamente ridotta.

“E comunque il nostro personale è a disposizione per orientare, cercare una strada, anche formativa e di riqualificazione, dando la possibilità alle persone in difficoltà di crearsi una nuova competenza, anche attraverso strumenti di formazione personalizzata, in modo da rendere competitiva la sua figura sul mercato del lavoro.”

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